Ottenuto dalla spremitura a freddo dei semi, possiede come questi ultimi molte proprietà benefiche sia a livello terapeutico che cosmetico.
Utilizzato a crudo per non alterare le proprietà terapeutiche, presenta un gusto delicato e piacevole molto simile al gusto delle nocciole.
Le sue proprietà terapeutiche derivano principalmente dalla presenza dei grassi polinsaturi.
Lo spettro degli acidi grassi dell’olio di Canapa ci dà la spiegazione dei suoi benefici nutrizionali. Paragonato ad altri olii edibili non raffinati, mostra una percentuale molto alta di acidi grassi essenziali, intorno al 75%, per la maggioranza (più del 50%) sotto forma di acido Linoleico Omega-6, mentre una parte considerevole (dal 15 al 25%) è costituito da acido alfa-linolenico Omega- 3, trovato in quantità rilevanti solo in pochi altri olii usati comunemente in cucina.
In aggiunta, contiene, a seconda delle varietà, piccole percentuali di altri acidi grassi polinsaturi, che giocano un ruolo importante nel metabolismo umano.
I componenti solubili nei grassi del complesso vitaminico E, tocoferolo e tocotrienolo sono un’altra componente molto importante presente nell’ olio di Canapa.
Queste sostanze sono antiossidanti, aggiunte dalla natura per proteggerlo dall’ossidazione e dall’irrancidimento, presentano inoltre un effetto benefico per la salute, principalmente intrappolando i radicali liberi in eccesso nel nostro corpo. Questi grassi ci aiutano a favorire la pulizia delle arterie e hanno elevate capacità anti-infiammatorie.
Altra proprietà e peculiarità, con importanti applicazioni nella cosmetica, è la particolare presenza di Vitamina b1 e b2; Esse conferiscono morbidezza alla pelle senza farla risultare unta e proteggono dai radicali liberi , limitandone i danni cellulari.
La presenza di omega 3 e omega 6 serve inoltre a mantenere integra la membrana cellulare della pelle, proteggendola da arrossamenti e screpolature.
L’olio di Canapa offre i suoi benefici anche per la cura dei capelli, grazie alle sue proprietà vitaminiche nutre i capelli secchi e sfibrati ridando corpo e volume;
si può applicare l’olio sui capelli ancora umidi lasciandolo agire per qualche minuto prima del risciacquo.
Olio di Canapa Sativa
Facciamo un pò di chiarezza per chi non ha una laurea in Medicina ma vuole sapere cosa aiuta a stare meglio e cosa no.
-ACIDO LINOLEICO noto come omega6
-ACIDO ALFA-LINOLEICO noto come omega 3
Questi acidi vengono metabolizzati dal nostro corpo e vengono trasformati in prostaglandine che regolano molte funzioni cellulari. Le prostaglandine controllano i processi anti-infiammatori, febbre, dolori, aumentano o riducono la pressione del sangue e agiscono sulla coagulazione dei trombociti.
Siccome vengono utilizzati gli stessi enzimi per metabolizzare entrambi gli acidi, un aumento di uno può ridurre l’attività dell’altro, spostando l’equilibrio di alcune funzioni controllate dagli acidi grassi e dalle prostaglandine.
Analizziamo a solo scopo esemplificativo il rapporto tra omega 3 e omega 6 presente negli oli più comuni:
- OLIO DI LINO 4 : 1
- OLIO DI CANAPA 1 : 3
- OLIO DI SOIA 1 : 8
- OLIO DI OLIVA 1 : 9
- OLIO DI ARACHIDE 1 : 62
- OLIO DI GIRASOLE 1 : 71
- OLIO DI MAIS 1 : 82
Analizzando questi dati cerchiamo di fare un po’ di chiarezza:
- Gli OMEGA 3 svolgono una funzione antiaggregante, vaso protettiva e antitrombotica;
- Gli OMEGA 6 hanno capacità pro-infiammatorie e
pro-trombotiche;
in altre parole i due acidi grassi hanno effetti contrari tra loro, bisogna pero precisare che entrambi hanno molecole essenziali per il corretto funzionamento del nostro organismo, tuttavia la tendenza all’infiammazione cronica (potenzialmente aggravata dall’eccessiva presenza di Omega 6) rappresenta un importante fattore di rischio per le malattie autoimmuni:
- Artrite reumatoide
- Retto-colite ulcerosa
- Mordo di Crohn
Può per altro aggravare alcune patologie pre-esistenti, incidendo sul rischio cardiovascolare. Per concludere, mantenere il giusto rapporto tra Omega 3 e Omega 6 garantisce l’equilibrio omeostatico facilitando la prevenzione dell’infiammazione cronica ed il rischio di malattie auto-immuni.
COSA SUCCEDE NEL NOSTRO CORPO?
Omega 3 e Omega 6 sono in concorrenza tra loro, quindi se la nostra dieta è eccessivamente ricca di Omega 6 derivati da:
- semi di soia o suoi derivati
- semi di girasole o suoi derivati
- cocco
- cartamo
- semi di mais o suoi derivati
potremmo avere problemi di infiammazione anche se si è convinti di seguire un regime di alimentazione sano. Molte sono le tesi nel merito di quale sia il rapporto ideale tra i due acidi polinsaturi, la più gettonata sembra essere quello che vede questo rapporto tra Omega 3 e Omega 6 posizionarsi su valori di 1 : 4.
Bisogna ricordare che il nostro organismo non è in grado di sintetizzare questi grassi polinsaturi, essi devono quindi essere introdotti nel corpo attraverso gli alimenti.
Gli acidi grassi sono necessari: per le funzioni cognitive, le funzioni immunitarie e per l’apparato riproduttivo.
Nella dieta moderna il rapporto tra Omega 3 e Omega 6 si attesta tra 1 :15 ed in alcuni casi tra 1 : 25. Questo è un problema ed i motivi giunti a questo punto ci dovrebbero essere ormai chiari.
Alcuni rimedi per ridurre la presenza di OMEGA6
usare soprattutto olio di oliva extra vergine, ricco di omega 9, riduce la quantità di Omega 6 che si consuma:
- ridurre il consumo di fritti, gli oli di semi più usati per friggere sono quelli che presentano la maggiore presenza di Omega6
- mangiare pesce 2 volte alla settimana, aringhe, salmone, sardine, sgombro ecc. rappresenta un ottimo modo di assimilare gli Omega3
- se si mangia carne, preferire quella proveniente da allevamenti al pascolo, le carni risultano meno grasse
- assumere regolarmente integratori alimentari che aiutano a regolare il rapporto tra Omega3 e Omega6.
L’olio di Canapa cosi come quello di pesce rappresentano un prodotto naturale a supporto di una dieta sana.