quinoa pianta

La quinoa (in spagnolo quínoa o quinua) (Chenopodium quinoa Wilid ) è una pianta erbacea annuale della famiglia delle chenopodiacee, come gli spinaci o la barbabietola.

I semi di questa pianta, sottoposti a macinazione, forniscono una farina contenente prevalentemente amido, il che consente a questa pianta di essere classificata merceologicamente a pieno titolo come cereale, nonostante non appartenga alla famiglia botanica delle graminacee.

Si distingue da altri cereali per l’alto contenuto proteico e per la totale assenza di glutine.

Per il suo buon apporto proteico costituisce l’alimento base per le popolazioni andine. Gli Inca chiamano la quinoa “ chisiya mama “che vuol dire “ madre di tutti i semi”.

Parliamo della pianta

Il fusto è legnoso ed eretto, da 30 cm a 3 m. Le foglie sono alterne con margine dentato, i fiori, ermafroditi o femminili, hanno un perigonio composto da 5 tepali verdi, 5 stami, pistillo con 2-3 stimmi e ovario unicolare .

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Le sue peculiarità

La quinoa è un alimento particolarmente dotato di proprietà nutritive. Contiene fibre e minerali, come fosforo, magnesio, ferro e zinco. E’ anche un ottima fonte di proteine vegetali, poiché contiene tutti gli aminoacidi essenziali ( come i semi di canapa) e in proporzioni bilanciate QUESTO ULTIMO DATO E’ MOLTO RARO NEL REGNO VEGETALE. Contiene inoltre grassi in prevalenza insaturi, non contiene glutine può quindi essere consumata dai celiaci.

Agronomia

La semina della quinoa può essere effettuata a fine marzo-aprile o tra Settembre ed ottobre, a seconda delle zone e delle varietà utilizzate (varietà a semina primaverile o autunnale). La raccolta si effettua nei mesi di aprile-giugno per le varietà a semina autunnale e a fine luglio-agosto per quelle a semina primaverile. Controllata e privata di eventuali impurità, viene poi lavata in acqua per eliminare la saponina, sostanza lievemente amara contenuta nella pianta.

Esistono oltre 200 varietà di quinoa, la varietà più utilizzata è la quínoa Real con un basso tenore di saponine.

La quinoa è originaria delle terre del peruviane e boliviane, da ciò si evince che la gran parte di varietà di quinoa sono:

  • resistenti alla siccità.
  • adattabili ai suoli salini.
  • sensibili alle ondate di colore (temperature elevate).

Alcune informazioni importanti per coltivare la quinoa in Italia:

Tempo di germinazione: 4 o 5 giorni

Tempi di attesa prima del raccolto: 90 – 120 giorni

Esposizione: necessita di molta luce, in pieno sole

Fabbisogno idrico: l’acqua va fornita quando il suolo è troppo asciutto

Tipologia di suolo: terreno fertile e ben drenato

Fasi della crescita della pianta:

  1. Emergenza: avviene 7-10 gg dopo la semina.
  2. Due foglie vere: avviene da 15 a 20 giorni dopo la semina; in questa fase l’apparato radicale cresce velocemente.
  3. Quattro foglie vere: si verifica da 25 a 30 giorni dopo la semina. In questa fase la piantina ha una buona resistenza al  freddo e alla siccità ma è sensibile agli attacchi parassitari soprattutto di  insetti. Es: diabrotica.
  4. Ramificazione. Sono presenti otto foglie vere. Si verifica da 45 a 50 giorni dopo la semina. In questa fase la pianta è più sensibile alle basse temperature e al gelo.
  5. Inizio formazione della pannocchia: avviene da 55 a 60 giorni dopo la semina.
  6. Inizio della fioritura: da 75 a 80 giorni dopo la semina in questa fase è molto  sensibile alla carenza di acqua e alle basse temperature.
  7. Fioritura: si verifica da 90 a 100 giorni dopo la semina. In questa fase la pianta è molto sensibile al gelo e può resistere soltanto a -2°C. I fiori sono aperti durante il giorno e chiusi durante la notte. È stato osservato che in questa fase, quando le temperature  sono superiori a 38 °C, potrebbero esserci aborti fiorali.
  8. Maturazione  lattea: avviene da 100 a 130 gg dop la semina. I  semi  che  si  trovano  nei  glomeruli  della  pannocchia  quando vengono schiacciati emettono un liquido lattiginoso. In questa fase è dannoso la siccità.
  9. Maturazione cerosa: Il seme è tenero e quando viene schiacciato si libera una pasta bianca. Si verifica da 130 a 160 giorni dopo la semina.
  10. Maturazione fisiologica: Il seme in questa fase è resistente alla penetrazione e si ha da 160 a 180 giorni dopo la semina. La granella presenta un contenuto di umidità del 14-16%. In questa fase vi è il completo ingiallimento della pianta e la perdita di tutte le foglie.

Semina

Le condizioni ottimali per la semina sono quando il terreno ha una temperatura compresa tra 7°-10°C fino a un massimo di 18-20°C e una buona umidità per facilitare la germinazione dei semi. I semi di quinoa, come quelli degli spinaci, non possono germinare se la temperatura del terreno è troppo elevata e per ovviare a questo inconveniente può essere necessario porli in frigorifero (vernalizzazione). Nel nostro emisfero la data ottimale è compresa tra tra aprile e maggio con una densità di seme pari a  10 -12 Kg/ha.

La raccolta

E’ opportuno fare la raccolta al mattino presto per  per ridurre al minimo le perdite dei semi che  si  avrebbero  con le piante  completamente asciutte. La raccolta può essere fatta con la mietitrebbiatrice.

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Perchè fa bene

Quando si dice che l’apparenza inganna: erroneamente considerata un cereale in primis per il suo aspetto e poi per l’alto contenuto di amido, la quinoa è in realtà uno pseudo-cereale, più vicina agli spinaci e alle barbabietole e, soprattutto, è totalmente priva di glutine, per cui indicata in caso di morbo celiaco. Nonostante ciò, la quinoa è ampliamente declinabile in cucina in sostituzione di pasta o riso, accompagnando piatti a base di verdure, legumi, ecc… Ampiamente nota ed usata da vegetariani e vegani per le sue grandi proprietà, la quinoa racchiude un concentrato di nutrienti diversi e importanti per l’organismo, rendendola quasi un alimento unico.

Le proteine presenti nella quinoa (circa il 13%) sono di elevato valore biologico in quanto contengono diversi aminoacidi essenziali, vale a dire aminoacidi che il nostro organismo no è in grado di sintetizzare da solo e che, quindi, devono essere assunti attraverso l’alimentazione. Tra essi spiccano in particolare la Lisina (fondamentale per la produzione degli anticorpi e per la creazione del tessuto osseo e cartilagineo) e la Metionina (con azione lipolitica sia sul fegato sia verso i grassi che aderiscono alle arterie).