Coltivarla in Italia
Solo fino al 2012 non era possibile coltivare la chia in latitudini che non fossero tropicali o subtropicali. Oggi esistono specie di Salvia hispanica che si possono adattare nelle zone temperate del globo quindi anche in Italia. Si tratta di varietà più resistenti al freddo e che possono avere dei rendimenti addirittura maggiori rispetto ai semi originali.
La Salvia hispanica preferisce un suolo ben drenato e a medio impasto o terreni sabbiosi. Il terreno può essere anche solo moderatamente fertile ma con una reazione del pH tendete all’acido. Durante la fase di germinazione, i semi necessitano di terreni umidi mentre la chia non tollera l’umidità nella fase di crescita.
Nelle coltivazioni commerciali la produzione di chia avviene in file distanziate da 70 – 80 cm con una quantità di 6 kg di sementi impiantati per ogni ettaro di terreno. Nella gran parte delle coltivazioni commerciali, non vengono impiegati fertilizzanti. Solo in rari casi è raccomandata una bassa concimazione con fertilizzanti a base di azoto. Anche l’uso di pesticidi è limitato nelle coltivazioni di chia. Gli oli essenziali contenuti nei semi di chia così come nelle foglie, sono ricchi di principi attivi che svolgono una naturale azione repellente contro gli insetti. La chia, con le sue proprietà, è perfetta per la coltivazione biologica. Gli unici rischi sono legati alle malattie da virus o da funghi.
La chia ha una fioritura estiva che si protrae da luglio fino alla fine di settembre. Se coltivata in ambiente idoneo, può raggiungere facilmente anche il metro e mezzo. I fiori sono del tipo ermafrodita, con organi maschili e femminili. I semi sono minuscoli con colorazioni scure e a macchie grigiastre più o meno accentuate. La raccolta non è complicata e i semi possono essere preservati e conservati per anni, senza che perdano in sapore e qualità, oltre che alimentare, anche di germinazione. Per la semina si procede già con l’inizio di marzo, utilizzando un semenzaio caldo, che riproduce le caratteristiche di una serra, usata solitamente per la coltivazione intensiva.
La storia
I semi di chia sono ricavati da una specie vegetale denominata Salvia Hispanica, molto diffusa e utilizzata in centro america, ancora poco conosciuta in Europa ed in Italia.I semi di chia presentano proprietàNutrizionali degne di essere conosciute, a stupire è il loro contenuto di Calcio e la presenza all’interno del seme di omega 3 e omega 6.
I semi di chia sono stati ammessi sul mercato UE e come ingrediente alimentare nel mese di ottobre 2009. La chia o salvia hispanica cresce spontaneamente in Messico ed in Bolivia. Le proprietà benefiche dei semi di chia erano già note alle civiltà precolombiane dell’America Centrale e Meridionale. Essi, insieme al mais, ai fagioli e all’amaranto erano alla base dell’alimentazione di popolazioni come quella azteca. L’introduzione in Europa della chia avvenne tramite i conquistadores, ma essa, nonostante potesse crescere facilmente sotto il sole spagnolo, fu presto dimenticata, a favore di altri alimenti scoperti nelle Americhe.
I semi di Chia
Il contenuto di calcio rende i semi di chia un delle fonti vegetali principali di tale minerale insieme ai semi di sesamo. I semi di chia presentano un contenuto di calcio pari a 177 milligrammi per ogni porzione da 100 grammi, il 18% del fabbisogno giornaliero.
Caratteristiche nutraceutiche
I semi di Chia hanno un apporto di vitamina C, ferro e potassio sorprendente. Essi presentano un contenuto di vitamina C ( 5,4 milligrammi ogni 100 grammi) di 7 volte superiore a quello delle arance, un contenuto di potassio ( 800 milligrammi circa, ogni 100 grammi) doppio rispetto alle banane e una presenza di ferro ( 9,9 milligrammi ogni 100 grammi) tripla rispetto agli spinaci. Non bisogna inoltre sottovalutare la presenza di altri minerali come: Selenio,Zinco e Magnesio Inoltre ricordiamo le vitamine presenti A E B6 oltre all piu nota vitamina C ed a niacina, riboflavina e tiamina. I semi di chia sono naturalmente ricchi di aminoacidi necessari per la formazione delle proteine da parte dell’organismo, tra cui possiamo trovare metionina, cisteina e lisina (è esclusa la taurina) e di antiossidanti, presenti all’interno di essi in quantità 4 volte superiore rispetto ai mirtilli. I semi di chia sono ritenuti in grado di svolgere un’azione di controllo del livello degli zuccheri nel sangue, contribuendo ad arginare l’aumento di peso. Coloro che soffrono di pressione alta potrebbero trovare giovamento aggiungendo i semi di chia alla loro alimentazione,poiche essi sono considerati in grado di contribuire alla Regolazione della pressione sangunia.
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